Bentornati sul blog!
Oggi avevo un pochino di tempo e ho preparato il latte detergente alla lavanda, utile per tutti i tipi di pelle, dalle proprietà calmanti, lenitive e decogestionanti e facile da autoprodurre. Ho pensato di lasciarvi la ricetta qui! Vi auguro buona lettura!
Che cos’è il latte detergente?
Il latte detergente è un’emulsione fluida che svolge un’azione detergente, pulendo il viso per affinità in quanto contiene sostanze lipidiche in grado di sciogliere i residui di make up, sebo e sporco, preservando il film idrolipidico della pelle.
Il latte detergente non va utilizzato solo a fine giornata, ma anche al mattino, con l’aiuto di batuffoli di cotone o panni viso in cotone, per rimuovere le cellule morte formatesi durante la notte e preparare la pelle all’applicazione di nuovi prodotti di bellezza, come creme viso, sieri, contorno occhi e labbra. Consiglio di usarlo a chi ha una pelle secca e sensibile e non tollera l’uso del sapone: latte detergente, acqua tiepida, una passata di tonico e la beauty routine è completa!
La Lavanda
Chi mi conosce sa che un debole per lavanda e ho scelto sia l’idrolato che l’olio essenziale che Beatrice di Podere Argo mi ha inviato in omaggio, per realizzare il mio latte detergente personalizzato.
Conoscete Podere Argo? Se avete voglia di sbirciare, vi consiglio diandare a leggere come adottare una lavanda, un progetto esclusivo e interessantissimo, unico nel suo genere.
Desideravo preparare un prodotto versatile e volevo sfruttare sia l’aspetto aromacosmetico che aromacologico della lavanda: iniziare e finire la giornata con un pizzico di calma non è male come idea!
Gli altri ingredienti li ho acquistati su La Saponaria, Glamour Cosmetics, Aroma-zone. Sono facili da reperire on line, ma quanto sarebbe bello trovarli anche in erboristeria?
Formulazione del Latte Detergente alla Lavanda
Torniamo al nostro spignatto! Per realizzare circa 125 g di Latte Detergente vi occorrono:
FASE A
Acqua distillata 60 g
Idrolato di Lavanda 26 g
Glicerina 3,75 g
Gomma xanthana 0,4 g
FASE B
Olio di Jojoba 6,9 g
Olio di Avocado 1,25 g
Coco silicone 18,75 g
Alcool cetilstearilico 2,5 g
Olivem 1000 2,5 g
FASE C
- e. di Lavanda 5 gocce
Conservante Cosgard 1,00 g
Vi ricordo che le formulazioni da seguire vengono divise in fasi, identificate con lettere alfabetiche: A identifica la fase acquosa e tutte le componenti idrofile che dovranno essere disciolte in essa, B identifica la fase oleosa e tutte le componenti lipofile che dovranno essere disciolte, C è la fase che indica gli ingredienti da inserire ad emulsione avvenuta e raffreddata (oli essenziali, alcuni attivi).
Procedimento
- Pesare i 2 emulsionanti e metterli da parte
- Versare in un piccolo contenitore la glicerina e sciogliervi all’interno la gomma xanthana e lasciare riposare qualche minuto (la gomma xantana ha la funzione di addensante, aumenta la viscosità dell’emulsione e la sua stabilità. Per evitare grumi, vi consiglio di scioglierla nella glicerina).
- Pesare idrolato e acqua e mettere sulla piastra a riscaldare
- Pesare gli oli e posizionarli sulla piastra a riscaldare
- Sciogliere i 2 emulsionanti nella fase B o fase grassa
- Inserire la miscela di glicerina e gomma xanthana nella fase A o fase acquosa
- Togliere dalla fonte di calore entrambi contenitori e versare la fase B nella Fase A, miscelare e poi agitare con il mini pimer.
- Far raffreddare il prodotto continuando a girare manualmente e aggiungere olio essenziale e conservante.
- Misurare il ph: deve essere pari a 5.5; nel caso sia maggiore o minore, aggiungere acido lattico o soluzione di soda al 30% e misurare nuovamente, fino a raggiungere il valore desiderato.
- Travasare in un flacone airless o jar (meno consigliato, perchè è più facile contaminare il prodotto e comprometterne l’integrità) e conservare in luogo fresco e asciutto e al riparo da fonti di calore.
La temperatura a cui miscelare le due fasi è di 60 gradi.
Inoltre, preparate sempre piccole quantità per voi stesse, in regime di autoproduzione e lasciate la vendita ai laboratori ed azienda autorizzate.
Piccoli inconvenienti….
Si separa l’emulsione? Potreste aver utilizzato l’emulsionante errato, aver usato una materia prima scaduta o mal conservata, aver miscelato le due fasi con temperature diverse oppure aver miscelato per un tempo troppo breve. Quindi, prova a rifare la ricetta, seguendo le mie indicazioni.
Vi è piaciuta questa ricetta? Fatemi sapere se la realizzerete e mandatemi le vostre foto!
Vi ricordo che è consentita l’autoproduzione cosmetica, mentre è vietata e punita penalmente la vendita di prodotti creati da privati: l’immissione in commercio è riservata ai laboratori ed aziende autorizzate. (Regolamento Europeo 1223/2009).
Vi aspetto…
Preparerò questa ricetta in diretta al Festival del Verde e del Paesaggio che si terrà a Roma dal 10 al 12 maggio 2019 all’ Auditorium Parco della Musica, in collaborazione con la Federazione Erboristi Italiana e miei colleghi erboristi, con cui potrai seguire piccoli seminari, laboratori, conoscere e riconoscere piante officinali e degustare tisane. Non mancate!
Dott.ssa Ambra Centra
Non mi ci metterò mai a spignattare, ma… lavanda! La amo pure io! E pensare che da piccola non mi piaceva affatto, ah ah.
Ma sai che neppure a me? Dicevo a mia mamma di comprare altre profumazioni, la lavanda mi dava proprio fastidio…poi è cambiato tutto, al punto che avevo deciso di coltivarla come Beatrice!