Black Mask: che cos’è?
Nel campo della bellezza e del make up il total black è stato sempre sinonimo di eleganza e look sofisticato. Nella beauty bag di ogni donna non può mancare matita, eyeliner e mascara, rigorosamente black. In campo dermocosmetico, invece, il nero rappresenta una novità! Oggi puoi trovare linee di prodotti total black, la cui maggiore rappresentante è la Black Mask, un prodotto a base di carbone vegetale.
Il Carbone vegetale
La Charcoal powder,questo il nome scientifico del carbone, è un ingrediente funzionale 100% vegetale, nero corvino, ottenuto dalla bruciatura del bamboo o delle noci di cocco[1]. Piuttosto diffuso nel mercato asiatico, ha una struttura porosa che garantisce un’azione abrasiva, assorbente, opacizzante. Da semplice colorante quale era, abbiamo imparato ad apprezzarne la sua azione esfoliante! Infatti, aiuta a rimuovere le cellule morte e a pulire i pori. Ciò stimola il turn over cellulare e migliora l’aspetto e la luminosità della pelle. La sua azione assorbente e sebo normalizzante è particolarmente indicata per pelli grasse ed acneiche, mentre andrebbe utilizzata con parsimonia su tutti gli altri tipi di pelle.
Come si usa la Black Mask?
La black mask va applicata sulla pelle, evitando la zona perioculare e perilabiale, lasciata in posa per circa 30 minuti e rimossa come se fosse una pellicola. Un’applicazione settimanale per le ottenere viso pulito e luminoso nei soggetti con pelle grassa ed acneica, si consiglia di scendere a 2 volte al mese per tutti gli altri tipi di pelle.
Consigli su come autoprodurla
E’ abbastanza diffusa la pratica di usare le compresse di carbone vegetale per autoprodurre la Black mask aggiungendo colla vinilica per ottenere l’effetto peel-off. Nulla di più errato! Primo perché la colla vinilica è una sostanza chimica che deve essere destinata ad altri usi, non di certo cosmetici. Secondo perché gli integratori sono a base di carbone vegetale ottenuti da legni dolci preferibilmente non resinosi, come tiglio, pioppo, betulla o salice, in alcuni casi torba, che nulla hanno a che vedere con la Charocoal powder. Inoltre, gli integratori spesso sono arricchiti con altri principi attivi che lavorano in sinergia con il carbone stesso.
Quindi, nel caso siate amanti dell’autoproduzione, vi consiglio di utilizzare esclusivamente la Charcoal powder, reperibile nei negozi di materie prime cosmetiche. Oppure potete utilizzare il nuovo kit di Aroma zone contenente la maschera peel-off agli alginati marini, olio essenziale di tea tree oil, carbone vegetale e urea. Inoltre, puoi preparare dentifrici ad effetto sbiancante, mascara, sapone da barba e sapone nero purificante.
Insolubile in acqua e olio, le percentuali di utilizzo indicate nelle varie schede tecniche prescrivono di usare l’1% come attivo e fino al 75% come colorante.
Le ricette? Seguici sui nostri social e le prepareremo insieme!
[1] Il carbone vegetale più poroso e di maggiore qualità si ricava dal bamboo o dalle noci di cocco.
Dott.ssa Ambra Centra