Cos’è La Cellulite?
Il termine cellulite è utilizzato oggi per indicare, genericamente, alterazioni anatomiche come adiposità localizzata e perdita di tonicità dei tessuti, soprattutto in soggetti di sesso femminile, quindi è visto più come un inestetismo cutaneo, ma in realtà è un utilizzo improprio del termine stesso perché si fa riferimento a ben tre diverse situazioni che si possono presentare nel nostro corpo, quali:
- Adiposità localizzata, cioé grasso in eccesso
- Pannicolopatia Edematofibrosclerotica, cellulite vera e propria (PEFS)
- Falsa cellulite.
Dei tre scenari che si possono presentare, il secondo è quello più grave, diagnosticabile mediante un’ecografia localizzata da cui emergeranno cellule adispose ipertrofiche, cioè aumentate di volume, che, comprimendo i vasi sanguigni circostanti, provocano rallentamento del flusso del sangue, diminuzione di ossigeno nei tessuti, ristagno di liquidi contenenti scorie,infiammazione dei tessuti ed insufficienza venosa e linfatica.
Solo un inestetismo cutaneo?
Quindi la risposta è no, non è solo un inestetismo cutaneo, ma una patologia che manifesta anche a livello cutaneo.
Le cause che scatenano tale processo sono molteplici:
- Squilibri ormonali
- Familiarità
- Fumo
- Stress
- Cattivo funzionamento dell’intestino
- Prolungata stazione eretta
- Difetti posturali
- Vita sedentaria
- Gravidanza
- Diete alimentari
- Assunzione di farmaci.
L’alterazione anatomica che si caratterizza la PEFS suggerisce un trattamento sia esterno che interno.
Trattamento della cellulite
Esistono in commercio prodotti cosmetici per il trattamento locale della cellulite contenenti principi attivi drenanti, tonificanti, elasticizzanti, vasocostrittori e lipolitici, ad effetto caldo o freddo, come ad esempio:
- Metilxantine, caffeina nello specifico, contenuta in guaranà, cola, matè e tè verde che agevola la lisi lipidica;
- Saponine e flavonoidi, contenute in piante come ippocastano, edera, centella e rusco, per aumentare la resistenza delle pareti capillari e diminuirne la permeabilità, migliorando gli edemi e la ritenzione idrica.
Betulla, Dea della Primavera
Tra le piante utilizzate per contrastare la PEFS, un discorso a parte è occupato dalla Betulla.
Albero che popola le regioni europee settentrionali della famiglia delle Betullacea, dalla corteccia liscia, bianca, quasi argentea, con rami glabri e foglie decidue, romboidali ad apice acuminato, dalla pagina superiore verde intenso e la pagina inferiore grigio/verde, che in autunno assume un colore giallo oro, riconoscibile dai fiori, peduncoli giallastri lunghi dai 3 ai 10 cm.
Nei paesi nordici è uno dei primi alberi ad emettere le foglie in primavera e perciò è venerata come albero della rinascita. Le sue foglie, irrorate dall’acqua che le radici assorbono dai terreni silicei, sono custodi delle virtù curative della pianta. Il suo comportamenti in natura può essere utile per capire il meccanismo di azione che avviene nel corpo umano: il suo rinnovato fluire vitale, legato al ciclo dell’acqua, consente l’eliminazione delle scorie che hanno trovato posto nei nostri tessuti.
Dea della Primavera non a caso, dunque.
Principi attivi della Betulla
I preparati (decotti) delle giovani foglie di betulla attivano il metabolismo dei liquidi, possiedono proprietà purificanti, diuretiche e combattono l’eccesso di acidi urici e colesterolo, grazie ai principi attivi contenuti:
-eterosidi flavonoidici
-olio essenziale
– resine
– saponine
-acido botulinico
– fenoli
– metile salicilato
– tannini
– vitamina c.
Proprietà della Betulla
L’utilizzo della betulla è consigliata per le sue proprietà astringenti, toniche, diuretiche, lassative e antinfiammatorie quindi trova applicazione per uso interno in soggetti con reumatismi, gotta, arteriosclerosi, ritenzione idrica, cistite, calcoli biliari, eruzioni cutanee; per uso esterno trova applicazione su psoriasi, eczemi e cellulite. Non è consigliata l’assunzione contemporanea con altri diuretici di sintesi.
L’uso esterno delle foglie di betulla è una tradizione ancora oggi presente nelle saune finlandesi e nei bagni russi, usate per stimolare la circolazione e incrementare la sudorazione, al fine di eliminare le scorie corporee.
Le foglie di Betulla, quindi, al cambio di stagione, riallineano il corpo ai cicli cosmici, quando la luce torna a permeare sulla terra.
Bellezza dentro e Bellezza fuori
Mangiar sano, bere molto e vivere bene sono i canoni da rispettare per fari sì che sostanze acide e basiche all’interno dell’organismo umano siano sempre in equilibrio. Un alimentazione ricca di zuccheri, farine raffinate e latticini, aumentano il livello degli acidi che confluiscono in disturbi neurovegetativi e con rilassamenti del tessuto connettivo con conseguente accumulo di scorie.
Weleda, azienda leader per la produzione di cosmetici olistici e complementi dietetici, propone il decotto di betulla per il trattamento interno della cellulite e olio cellulite alla betulla per il trattamento esterno.
Il decotto di betulla, privo di zuccheri aggiunti, ha il duplice scopo di riattivare il metabolismo e provvedere alla depurazione del proprio corpo, drenando i liquidi corporei e liberando il corpo da tossine, responsabili della PEFS.
Si consiglia l’assunzione del decotto 10 ml al mattino e alla sera.
L’olio cellulite contiene gli estratti di foglie giovani di betulla, da coltivazione bio, rosmarino e radice di rusco, in combinazione con olio di jojoba, germe di grano e di albicocca, che sostengono il sistema linfatico ed esercitano un’intensa azione levigante e rassodante sulla pelle che appare più elastica, compatta e tonica. Impiegato regolarmente migliora l’elasticità della pelle che appare più tonica e levigata.
Si consiglia l’applicazione topica dell’olio sia al mattino che alla sera.
L’olio cellulite può essere abbinato saltuariamente al Gommage alla Betulla per la stimolazione del microcircolo e del rinnovo delle cellule cutanee, da utilizzare due volte la settimana.
Bibliografia
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Ringraziamenti
Un ringraziamento speciale va all’azienda Weleda Italia che ha permesso la redazione di questo articolo in collaborazione con me, fornendo del materiale da cui sono state attinte alcune informazioni.
Dott.ssa Ambra Centra