La Bardana (Arctium Lappa L.) è una pianta erbacea biennale della famiglia delle Asteraceae, caratterizzata da quella che viene definita una crescita ritmica: il primo anno sviluppa solo la rosetta basale, il secondo anno lo scapo floreale, che può arrivare all’altezza di due metri.
La radice è a fittone, non troppo voluminosa, mentre quello che di solito colpisce, sono le foglie, alterne, molto grandi, cuoriformi, con margine intero e ondulato.
I fiori, simili a quelli dei cardi, sono raccolti in capolini sferici di color porpora, di dimensioni grandi, sono riuniti in grappoli e sono circondati da piccoli uncini; i frutti sono acheni bruni con macchie nere.

Il nome deriva dal greco arctium che significa orso, per la ruvidità della pianta che ricorda una pelliccia d’orso; lappa che significa afferrare, riferito agli uncini dei frutti che si attaccano facilmente al vello delle pecore e ai vestiti.
Le parti usate in fitoterapia sono le radici, per uso interno, e le foglie, per uso topico. Le radici vengono raccolte in autunno nel primo anno di vita, oppure in primavera nel secondo anno, ma prima che fiorisca; le foglie si raccolgono nel periodo di maggio-luglio, sempre prima della fioritura.
I principi attivi

I principi attivi contenuti nella pianta sono lignani, sesquiterpeni lattonici, olio essenziale, acido guanidino-n-butirrico, acidi fenolici, triterpeni e inulina.
Pianta per la pelle per eccellenza, è una pianta drenante e depurativa e agisce su cute, pancreas, fegato, reni e bile. L’associazione pelle-organi interni deriva dal fatto che spesso i disturbi cutanei sono espressione di un fisico intossicato, con un metabolismo rallentato, pertanto è necessario agire su distretti non solo esterni, ma soprattutto interni.
Azione della Bardana

La Bardana agisce come:
– detossificante epato-biliare, migliorando il metabolismo di lipidi e proteine.
– diuretica azoturica, cioè aumenta l’eliminazione dei composti azotati e migliora l’attività renale
– ipoglicemizzante, migliorando l’utilizzo degli zuccheri nel corpo.
Sulla pelle, agisce come drenante, migliorando lo smaltimento delle tossine, alleggerendo la pelle da tale compito e riducendo situazioni di discrasie cutanee (dermatiti, acne, impetigine, psoriasi etc…).
Utilizzo della Bardana
La Bardana in genere viene consigliata per uso interno, sotto forma di infuso o tintura madre, al quale viene associato quasi sempre un trattamento esterno attraverso l’applicazione di creme, impacchi e lozioni.
Per uso esterno, l’estratto di radice di Bardana viene utilizzato all’interno di preparazioni cosmetiche per il trattamento di acne, foruncolosi, punti neri, eczemi, seborrea, forfora, pelle grassa e impura.
Viene utilizzato anche il succo delle foglie fresche per frizioni per il cuoio capelluto grasso, o l’oleolito contro la forfora, come trattamento topico.
Attenzione a …
Non è una pianta tossica alle dosi consigliati, non presenta effetti collaterali, a meno che non si abbia una sensibilità soggettiva verso le Asteracee.
Come vi dico sempre, naturale non è sinonimo di innocuo.
Prima di curarsi con le erbe è sempre necessario un colloquio con il proprio erborista di fiducia e chiedere un parere al proprio medico in caso di altre patologie in corso e se il disturbo persiste.
Al prossimo articolo!
Dott.ssa Ambra Centra