
L’Uva ursina come rimedio contro le infezioni urinarie
L’Uva Ursina è la pianta più utilizzata per il trattamento delle infezioni alle vie urinarie, che, come ben sapete, colpisce prevalentemente noi donne, complice la nostra anatomia, che ne favorisce la contaminazione.
Uva ursina: arbusto prezioso!
L’Uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi) è un piccolo arbusto sempreverde della famiglia delle Ericaceae, con foglie coriacee di color verde scuro, frutti globosi e rossi, contenenti una polpa acida e farinosa non commestibile. Cresce nel nord Europa, Asia, nord America, Italia del Nord e del Centro, in prevalenza sulle Alpi e sugli Appennini, in zone asciutte.

Principi attivi dell’Uva Ursina
L’Uva ursina é la pianta più efficace per il trattamento contro i disturbi delle vie urinarie, grazie alla presenza nelle foglie di glucosidi idrochinonici, arbutina nello specifico, che svolge un’azione antibatterica e antisettica.
Inoltre, contiene tannini gallici, che proteggono le mucose delle vie urogenitali, ostacolando l’aderenza dei microbi all’epitelio.
Completano il fitocomplesso i triterpeni (acido ursolico) e i flavonoidi (iperina, isoquercitina) che esercitano un’azione diuretica.
Come assumerla
L’Uva ursina viene associata sinergicamente alla Betulla, Equiseto, Piantaggine, Mirtillo Nero, Mirtillo Rosso, Piantaggine, Verga d’oro.
Puoi assumerla come:
- infuso: prepara l’infuso ponendo un cucchiaio di foglie secche in una tazza di acqua bollente per 10 minuti. Bere almeno 3 tazze al giorno.
- integratore purché contenga l’estratto secco titolato di arbutina (tit. 20% arbutina).
- tintura madre: assumere 50 gocce di tintura madre 3 volte al giorno in poca acqua lontano dai pasti.
Uva ursina o mirtillo rosso?
Anche il mirtillo rosso noto come Cranberry, è utilizzatissimo per contrastare i disturbi delle vie urinarie, grazie all’alto contenuto di proantocianidine di tipo A.
Tale molecola vanta proprietà antinfiammatorie e antiflogistiche, acido citrico, malico e ai polifenoli, che creano una protezione che impedisce a batteri come l’Escherichia Coli di annidarsi sulle pareti della vescica.
Effetti collaterali e controindicazioni
L’uva ursina è controindicata in gravidanza e allattamento e in presenza di patologie quali insufficienza renale e allergia all’acido acetilsalicilico.
Si consiglia di non superare la settimana di assunzione, l’assunzione prolungata o un sovradosaggio può provocare irritazioni della mucosa gastrica, nausea e vomito.
L’uva ursina tende a conferire all’urina una colorazione marrone, che si scurisce all’aria.
Come vi dico sempre, naturale non è sinonimo di innocuo, quindi prima di curarsi con le erbe è sempre necessario un colloquio con il proprio erborista di fiducia e chiedere un parere al proprio medico in caso di altre patologie in corso e se il disturbo persiste.
Dott.ssa Ambra Centra
A presto!
Bibliografia
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8. Scoprire, riconoscere, usare le erbe – Fabbri editori
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