Il Castagno evoca tutt’altra stagione dell’anno, l’Autunno, perché ne parlo proprio adesso?
Siamo abituati a mangiare i frutti del Castagno, meno note sono le sue virtú fitoterapiche e cosmetiche.
Leggete l’articolo e le scoprirete!
Proprietà del Castagno
Il Castagno (Castanea sativa Mill. (Fagaceae)), è un albero ricco di tannini, flavonoidi (quercitina), triterpeni (acido ursolico), glucidi, lipidi, sali minerali e vanta proprietà astringenti, antisettiche, sedative, antispastiche ed espettoranti.
Per tali caratteristiche, trova applicazione nelle affezioni delle vie respiratorie, come bronchite e tosse, mentre meno diffuso è l’utilizzo in caso di dispepsia digestiva.
Tali proprietà sono per lo più contenute nelle foglie ed è possibile assumerlo in tisana, estratto fluido, tintura madre.
Spesso è sinergicamente associato ad altre piante officinali come Eucalipto, Liquirizia, Timo.
Uso in gemmoterapia
In gemmoterapia il Castagno é usato come drenante per i vasi linfatici degli arti inferiori, utile, quindi, in caso di edemi e varici, in quanto elimina la stasi linfatica e, di conseguenza, il tipico senso di pesantezza alle gambe.
In questo caso, è associato sinergicamente ad Amamelide, Cipresso, Elicriso, Ginko, Centella, Pilosella, Rusco, Betulla, Ippocastano ed Ontano.
Il Castagno è utilizzato anche in caso di infezioni e infiammazioni della pelle, infiammazioni delle mucose dell’apparato respiratorio.
L’uso del Castagno in cosmetica
In ambito cosmetico, i frutti di Castagno vengono utilizzati per la cura e bellezza dei capelli, in quanto conferiscono una maggiore capacità di trattenere l’acqua e quindi apportano una maggiore idratazione e un aspetto salutare a tutto il capello.
Effetti collaterali e controindicazioni
Dagli studi condotti, non sono emersi dati sulla tossicità del Castagno che pertanto è una pianta considerata sicura alle dosi terapeutiche.
Fanno eccezione fatta le sensibilizzazioni individuali.
Le castagne, invece, hanno un valore calorico elevato pertanto deve essere assunto con parsimonia da chi segue regimi alimentari ristretti.
Inoltre hanno un elevato contenuto di amido perciò è difficoltoso da digerire e facilmente fermentabile a livello intestinale.
Come vi dico sempre, naturale non è sinonimo di innocuo.
Prima di curarsi con le erbe è sempre necessario un colloquio con il proprio erborista di fiducia e chiedere un parere al proprio medico in caso di altre patologie in corso e se il disturbo persiste.
Se desideri approfondire argomenti di fitoterapia, ti consiglio di consultare Fitonews.
Dott.ssa Ambra Centra
Bibliografia
1. Alessandro Bruni, Farmacognosia generale ed applicata, Ed. Piccin, 1999, ISBN: 8829915009
2. Elisabetta Boncompagni, Erika Bianchi, Corrado Giua ,Guida bibliografica ai più noti fitoterapici, Aboca, 1999
3. Enrica Campanini, Dizionario di Fitoterapia e piante medicinali, Ed. Tecniche Nuove, 2012, ISBN:978-88-481-2734-9
4. Francesco Capasso,Giuliano Grandolini,Angelo A. Izzo, Fitoterapia: Impiego razionale delle droghe vegetali, Ed. Springer, 2006, ISBN 978-88-470-0505-1
5. Ivano Morelli, Guido Flamini, Luisa Pistelli, Manuale dell’Erborista, Ed. Tecniche Nuove, 2005, ISBN: 978-88-481-1736-4
6. Rita De Pasquale, Giuliano Grandolini, Farmacognosia: Botanica, chimica e farmacologia delle piante medicinali, Ed. Springer, 2011, ISBN 978-88-470-1652-1
7. S.Pignatti “Flora d’Italia“, , 1982: Juglans regia L. – Vol. 1 pg. 107
8. Scoprire, riconoscere, usare le erbe – Fabbri editori
9.Lunario di casa e campagna – Edizioni Del Baldo
10. La Grande Enciclopedia delle Erbe, Dix editore
11. 5. Deborah Pavanello, Piante Officinali e Naturopatia, Ed. Enea.
Ciao, per le gambe pesanti si può assumere come infuso? Esistono anche compresse fitoterapiche? Sono molto interessata!
Ciao Cristina,
In questo articolo trovi le indicazioni gemmoterapiche, quindi assumerai il rimedio in gocce. Non infuso e non compresse.
Oltre il Castagno, puoi assumere altre piante, dipende dal tipo di problematica.
Scrivimi una mail per una consulenza personalizzata.
A presto!